(Grazie a Giuseppe Ballone per la segnalazione)
E’ di pochi giorni fa la notizia dell’arresto di un uomo 72enne, ex agente di polizia , che seminò il panico nella California degli anni ’70 e’80.
L’accusa? 12 omicidi, 45 stupri e 120 rapine.
Tutto ebbe inizio il 18 giugno del 1976 e Jane fu la prima vittima. La donna stava dormendo con il bambino di 3 anni, mentre il marito era andato a lavoro. D’Angelo, col volto coperto, entrò dalla finestra e minacciò la donna con un coltello da macellaio. Li legò entrambi, li bendò e poi violentò la donna. Da quel giorno fu una vera e propria escalation di stupri e omicidi.
Quello che però D’Angelo non poteva sapere era che gli investigatori stavano raccogliendo le prove, comprese le impronte e il sangue, poi rimaste nel dimenticatoio per anni.
Michelle McNamara è l’autrice del libro “I’ll be gone in the dark” uscito quest’anno e che narra, con l’aiuto dell’investigatore Paul Holes, la storia del serial killer e dei suoi omicidi. Grazie al successo del libro il caso è tornato alla ribalta e sono stati ripresi i campioni di DNA raccolti negli anni ’80.
Il risultato diede il nome dell’ex agente di polizia James D’Angelo.
Attualmente non abbiamo ulteriori dettagli sulla sua vita e infanzia, né sulle caratteristiche dei suoi omicidi.